VEMEZIA. Due persone ieri pomeriggio sono rimaste prigioniere nell’ovovia del ponte di Calatrava per una ventina di minuti: non è ancora chiaro se stessero scendendo o salendo, fatto sta che la cabina rossa è rimasta sospesa sulla sommità di una delle due torri con la porta chiusa.
Immediatamente sono stati chiamati i Carabinieri della stazione di Piazzale Roma, di lì è stata avvertita la centrale operativa di Avm, che gestisce l’impianto.
Sul posto sono allora intervenuti i tecnici della manutenzione, che hanno liberato i due malcapitati passeggeri, che pare non abbiano mostrato segnali di panico per l’accaduto.
Ma l’impianto è stato chiuso al pubblico a titolo precauzionale ed è stata convocata la ditta costruttrice, dalla quale Avm e l’assessorato ai Lavori pubblici pretenderanno delle spiegazioni sull’accaduto.
Solo quando sarà accertata l’esattaa dinamica dell’episodio l’ovovia, che tante polemiche ha già scatenato in passato, potrà riprendere a funzionare.
Si tratta di una specie di ascensore a forma di ottovolante dedicato a persone diversamente abili, con difficoltà di deambulazione, genitori con passeggini che viene azionato a distanza grazie a un bottone simile a quello di un citofono e che prevede di far superare il ponte in circa otto minuti. In sostituzione il vaporetto della linea 1, che ci impiega molto meno da Piazzale Roma alla stazione di Santa Lucia.
da Il Gazzettino del 14-12-2013