Bologna, a Handimatica anche il tempo libero diventa accessibile

BOLOGNA. Non solo scuola e lavoro, la tecnologia e gli ausili informatici possono migliorare ogni ambito della vita delle persone disabili, compreso il tempo libero. A Handimatica, mostra-convegno organizzata dalla Fondazione Asphi onlus che si terrà a Bologna dal 22 al 24 novembre, saranno presentati 3 videogiochi destinati anche a un pubblico disabile. Il primo, in distribuzione dal 16 novembre, è “Nicolas Eymerich Inquisitore: La peste”, un’avventura grafica in 3d, ispirata al personaggio protagonista della saga di romanzi di Valerio Evangelisti. Il gioco, sviluppato dall’azienda italiana TiconBlu, è accessibile ai non vedenti, grazie alla modalità audiogame che racconta la storia e le azioni del protagonista, permettendo perfettamente al pubblico dei non vedenti di orientarsi nella trama del videogame. Si passa dal fantasy alle 4 ruote con “GuidaTuPro”: un simulatore di guida nato dalla collaborazione tra TiconBlu, Osservatorio per l’educazione stradale della Regione Emilia-Romagna e Asphi.

Il gioco ha anche scopi educativi: bisogna rispettare il codice stradale per evitare di perdere punti della patente, attraverso la missione “Ecodrive” si può adottare uno stile di guida più “soft” per consumare e inquinare meno e si possono, infine, sperimentare gli effetti devastanti della guida sotto effetto di alcol e stupefacenti. Grazie alle tecnologie messe a punto dall’azienda Handitech, specializzata nella creazione di veicoli speciali, il gioco è accessibile anche a chi è affetto da disabilità motorie: infatti è possibile modificare la traiettoria del veicolo anche attraverso la scansione visiva e vocale, oppure semplicemente muovendo la testa. L’ultimo videogioco “accessibile” che verrà presentato a Handimatica si chiama “Come se”, un serious game in 3D che permette di calarsi nei panni di chi è affetto da dislessia, disgrafia, discalculia. Il gioco, progettato da Fondazione Asphi e TiconBlu con il contributo di Fondazione Ibm Italia, consente di comprendere, attraverso la navigazione in ambienti immersivi, l’importanza dei dispositivi digitali (computer, lavagne digitali, calcolatrici parlanti) per chi soffre di disturbi della parola. (Elena Marchese)

da Redattore Sociale del 9/11/2012

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